Le conseguenze della guerra in Ucraina hanno coinvolto in misura notevole il mondo della logistica e degli autotrasporti. I rincari erano iniziati con la ripresa successiva alla pandemia, ma il conflitto ha accelerato la corsa ai prezzi.
In Italia ben l’85% del traffico merci domestico, quindi una media di 880 milioni di tonnellate movimentate all’anno viaggia su gomma. Secondo un’analisi condotta dal “DOSSIER Trasporto merci su strada” pubblicato da Anfia, la strada rappresenta quasi i ¾ del totale trasportato su terra.
La situazione attuale: fotografia del caro carburante
La situazione attuale vede un’impennata del prezzo della benzina di circa il 30%, insieme al gasolio che, in pochi giorni, è arrivato a superare i 2 euro al litro. Si batte il record storico del 1976, di 500 lire al litro, ovvero 2 euro e 31 centesimi al netto dell’inflazione.
“È necessario stabilire il prezzo massimo al quale gli operatori europei non possono andare” – puntualizza il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. L’obiettivo è quello di portare un bilanciamento in una situazione di stallo che il mondo di autotrasporti e logistica stanno vivendo.
Le richieste di riduzione e regolamentazione del prezzo del carburante hanno portato, nelle scorse settimane, a degli scioperi nel settore autotrasporti e logistica che hanno interessato alcune associazioni, tra cui Trasportounito e UNATRAS (UNione Nazionale delle Associazioni dell’autoTRASporto).
Alcuni degli interventi per frenare la corsa di carburanti sono stati discussi dal Consiglio dei Ministri e approvati all’unanimità. Dopo la tavola rotonda con la Viceministra Bellanova, è stato definito il metodo d’azione con cui lavorare e i beneficiari. Questi ultimi sono stati identificati sulla base di coloro che hanno diritto al rimborso accise trimestrale, per cui la riduzione approvata dal Governo di 25 centesimi alla pompa presenta un effetto quasi nullo.
Quali saranno gli orizzonti futuri per il caro carburante?
A oggi il Ministero dei trasporti non ha emesso una proposta ufficiale per compensare il caro carburante. Sulla questione giovedì 15 marzo la viceministra alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Bellanova ha incontrato i rappresentanti di associazioni di categoria. Lo scopo di questo vertice sostiene la viceministra, rimaneva quello di “individuare insieme all’intero settore, autotrasportatori e committenza, le soluzioni più adeguate ad affrontare contestualmente all’emergenza le criticità strutturali di filiera”.
La risposta del Governo Draghi prevede delle manovre di contenimento dei prezzi, con una riduzione generale delle accise su “benzina, oli da gas e gasolio, gas di petrolio liquefatti (GPL)” utilizzati come carburante. Il tavolo di discussione rimane però aperto permanentemente con le confederazioni di committenza per stabilire e lavorare su una nuova regolamentazione del settore.
Con questo articolo, oltre a fornire una breve panoramica dell’impatto degli attuali prezzi dei carburanti sul mondo dei trasporti, desideriamo condividere che Da Canal Autotrasporti e Logistica continua a operare e portare avanti con continuità tutti i servizi, garantendo come sempre efficienza e flessibilità.