Il settore dei trasporti e della logistica sta da diverso tempo affrontando una profonda crisi, ma anche tanti cambiamenti; tra i dati da Infocamere emerge in particolare che, tra il 2013 e il 2023, il numero complessivo di imprese del settore è sceso del 20,8%, passando da 101.935 a 80.687.
A dare un quadro completo della situazione ci hanno pensato recentemente anche una serie di altre fonti: dalla nuova edizione dei “100 numeri per comprendere l’autotrasporto – Analisi completa della sostenibilità”, pubblicata da Federservice (Gruppo Federtrasporti) al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, fino all’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici, ecco cosa emerge.
Meno aziende, ma strutture più grandi
Nonostante la diminuzione complessiva del numero di aziende, il settore dei trasporti ha visto una crescita delle società di capitali: queste, quasi raddoppiate negli ultimi 10 anni (+46,3%), rappresentano ora il 32% del totale con 26.458 entità; questo trend indica anche un importante consolidamento strutturale di molte realtà, favorito in particolare da fusioni e acquisizioni: non è un caso che le 961 aziende che gestiscono un parco mezzi superiore ai 100 veicoli, pur rappresentando solo lo 0,95% delle aziende attive sul mercato, controllino 260.338 camion, pari al 30,5% del totale dei veicoli con targa italiana.
Lo stato del parco mezzi
Attualmente, più del 97% dei veicoli destinati al trasporto di merci con più di 3,5 tonnellate di portata sono ancora alimentati a gasolio.
Allo stesso tempo, per i mezzi pesanti l’elettrico fatica a decollare: secondo i dati forniti dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), nel 2023 in Italia sono stati venduti solo 72 camion a batteria; come è evidente, il parco circolante è sempre più obsoleto.
In Europa mancano gli autisti
Nonostante la crescita positiva del settore del trasporto su gomma, emerge una situazione particolare: in Europa mancano circa 600mila autisti, e l’Italia non fa eccezione.
Tra il 2019 e il 2024, secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti più di 400mila autotrasportatori non hanno rinnovato la carta di qualificazione del conducente; a questo si aggiunge una costante carenza di candidature, così come la mancanza di figure professionali esperte altamente qualificate nella logistica e nel trasporto.
Un segnale incoraggiante, tuttavia, arriva dai più giovani: gli under 25 che possiedono una carta di qualificazione del conducente, infatti, negli ultimi 5 anni sono aumentati del 65,9%, raggiungendo le 7.190 unità e arrivando a costituire quasi il 10% del totale.
Nasce l’Osservatorio Giovani Autotrasporto e Logistica
Per sopperire alla carenza di personale, l’Anita (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) ha creato l’Osservatorio Giovani Autotrasporto e Logistica; con la nascita dell’Osservatorio, l’Anita promuove una serie di obiettivi, come:
- incoraggiare l’accesso alla professione;
- raccogliere informazioni al fine di conoscere le aspettative professionali delle nuove generazioni;
- sostenere l’uguaglianza di genere (favorendo inclusività e empowerment femminile);
- offrire un indirizzo informato alla futura forza lavoro di domani;
- sensibilizzare le istituzioni nazionali rispetto alla mancanza di autisti.
Da Canal: solo passi avanti
In un quadro del settore trasporti così particolare, noi di Da Canal ci posizioniamo come un caso estremamente positivo: dalla flotta mezzi in continua espansione, ai nuovi spazi disponibili con il nuovo capannone, fino ai tanti progetti attivati nel corso del tempo, siamo sempre in prima linea per dare il nostro contributo allo sviluppo del settore.